La perenne ricerca del “nemico esterno” per evocare complotti. Il nuovo articolo 1 della Costituzione: L’Italia è una repubblica populista

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di Giuseppe Bellissimo – Chissà se il ministro Matteo Piantedosi, a capo del Viminale, si è reso conto dell’importanza della sue dichiarazioni intervenendo su Radio1 nella giornata di ieri. 

L’intervistatore chiedeva delucidazioni in merito alle dichiarazioni del ministro Salvini secondo cui esisterebbe un complotto, una regia occulta, dietro all’aumento degli sbarchi. 

Piantedosi ha risposto così: 

 “Una regia dietro gli sbarchi? Io non ho prove, se Salvini l’ha detto, le sue supposizioni avranno sicuramente qualche fondamento. Lui da leader politico può dirlo, io da ministro dell’Interno devo avere prove concrete”,

Piantedosi si è reso conto di cosa ha dichiarato? 

Non serve un’accurata analisi del testo per comprendere che a dire di Piantedosi essere “leader politici” concede la folle licenza politica di poter esternare tesi senza nessun fondamento o prova, purché siano utili alla propaganda del partito di riferimento. Che i leader politici utilizzino vane promesse o evochino nemici esterni come arma politica non è una sorpresa, ma negli ultimi anni questo è servito a spostare una massa sempre più consistente di voti espressi da cittadini assolutamente inconsapevoli. 

Le parole di Piantedosi traspaiono da una parte di assoluta ingenuità e dall’altra della rassegnazione con la quale le alte cariche dello Stato accettano esternazioni di tale portata.

La democrazia italiana può ancora considerarsi tale dopo l’ammissione di spregiudicata demagogia da parte dei suoi più importanti rappresentanti?

Credit michele-bitetto-jf5SQVEKSFw-unsplash

Redazione

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2 Comments

  1. I populisti daranno sempre colpa alle forze occulte o estere pur di non assumersi le respnsalita e guardare nel proprio recinto perché come ben si sa ” si vede di più la pagliuzza nell’ occhio altrui che la trave nel proprio. “

  2. Credo che debba essere fatta una analisi molto più profonda, sia alle parole di Piantedosi che a quelle di Salvini. Ma, a mio avviso, occorre anche analizzare, ed in maniera capillare, il motivo di questa esplosione di sbarchi, ripresi a più non posso dopo la visita della Meloni e della signora Ursula von der Leyen, sicuramente non sono migranti che dalla sera alla mattina decidono di lasciare la loro terra, pagando un prezzo in denaro, molto più alto di un normale volo di linea, oltre al prezzo dello stress psico fisico. Non voglio addentrarmi oltre in questa analisi, ma prender spunto da questa riflessione, per comprendere le parole di Salvini che rispecchiano la sensazione che ha il cittadino, ossi quella di un’accoglienza indiscriminata, non organizzata e con effetti devastanti sulla economia del Paese che si ripercuoteranno a medio-lungo termine. Ecco il motivo, a mio avviso, di quelle parole dette non con leggerezza, ma con il un senso critico. Sicuramente, da politico sta cavalcando l’onda del malcontento popolare per potersi fare pubblicità, ma ditemi quale partito politico, piccolo o grande non abbia mai cavalcato l’onda del malcontento o dissenso? L’attuale governo ne è la dimostrazione. Ritornando alle dichiarazioni di Piantedosi, a mio avviso, sono dichiarazioni più da Ponzio Pilato che da Ministro degli Interni (lasciatemi tranquillo non voglio rogne). Concludendo, “SI” la democrazia italiana può ancora considerarsi tale, fin quanto esisteranno l’art. 11 della carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea e dell’21 della nostra Costituzione. Piero A. DE RUVO

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